Riforma legge su affidamento condiviso: figlio deve essere affidato ad entrambi i genitori

Potrebbe interessarti...

6 risposte

  1. Gabriella scrive:

    VERITA’ Conosco personalmente la falsità che permea l’affido detto condiviso: il mio ex se la cava con il suo assegnuccio mensile e tutte le spese – dalla scuola allo sport ai divertimenti- me le devo sobbarcare io! Per non parlare del fatto che prende sua figlia quando gli fa comodo e mai durante la settimana, quando sta male ci devo pensare io, quando le scuole sono chiuse idem…. ma dove sta la condivisione? E come me tante mamme se la devono cavare da sole. VERGOGNA!

  2. Andrea scrive:

    ..non sempre è così.. …banale affermarlo ancora una volta: non sempre è così! La conflittualità di uno dei due genitori spesso trova la sua valvola di sfogo proprio potendo trovare forza in una Legge non equilibrata…anzi di più..in una stratificata Giurisprudenza che non teneva conto della parità tra i genitori. Molto spesso , parlo per esperienza personale e diretta, le difficoltà quotidiane vengono amplificate..ingigantite dal genitore affidatario ( che guarda caso fino ad oggi è del 91% la mamma !!!!! )che sentendosi leso in qualche diritto ( arrogandosi ed autoproclaMANDOSI GIUDICE DELLA SITUAZIONE )UTILIZZA LA "FORZA" dell’affidamento per rendere la vita più difficile al genitore non affidatario. Questa non è una vergogna? Un bimbo di quasi 8 anni che dorme esclusivamente nel lettone della mamma ha qualche responsabilità od è questa a doversi fare un esame di coscienza? Come faà un papà ad esercitare il dirittodi passare le ferie con il figlio se questo ad 8 anni non riesce a dormire una notte lontano dal letto della mamma? Se il genitore non affidatario è obbligato a passare un assegno di mantenimento che supera un quinto dello stipendio ..già in disagiate condizioni economiche come riesce ad affrontare le spese ..le necessità… i desideri di un bimbo di 7-8 anni che si vede viziare e soddisfare tutte le esigenze con leggerezza e estrema facilità? Ci si sente davvero dei vermi a non potere dare continuità alle esigenze del proprio figlio solo perchè questo è stato abituato ad un tenore di vita impossibile da mantenere per l’altro. Sarebbe più giusto che qualcuno obbligasse il genitore esclusivo affidatario a condividere il domicilio..la vita in modo sostanziale con l’altro genitore in modo che questi lo possa mantenere direttamente senza null’altro dovere dal lato economico per la quotidianità…magari i bambini crescerebbero con valori anche più modesti ma magari più elevati eticamente!! Ad oggi è possibile adeguare l’assegno di mantenimento ( ridurlo ) nel caso il figlio viva parte del mese assieme al l’ altro genitore? Andrea

  3. Giancarlo scrive:

    Si parla tanto… ma fatti pochi. Ho 2 figlie (una di 20)debbo alla mia ex un assegno per loro di 550€ + straordinarie. Lei dovrebbe in base al suo reddito contribuire con quasi la stessa cifra. Questo non accade, le mie figlie, da ciò che mi dicono, vedono un ristorante solo con me, comprano abbigliamento molte volte al mercato, non possono utilizzare il telefono di casa per chiamaremi(la più grande lo fa di nascosto). Da esperienze anche di amiche separate so che ciò che viene dato come assegno dai papà basta per far vivere decentemente figli di stipendiati. Ora la figlia maggiorenne lavora saltuariamente, guadagnando in un anno circa 4000/5000€ annui, ma da ciò che ha detto l’avvocato non posso chiedere una riduzione di assegno. Queste sono alcune delle piccole e grandi cose sulle quali i parlamentari dovrebbero riflettere.

  4. carla scrive:

    ogni caso è a se cari genitori sia papà che mamme, ho letto un po dei vostri commenti e vi lascio anche la mia di testimonianza. sono separata da quasi tre anni e ho due figli l’affido è congiunto ma di congiunto ci sono pochissime cose, di tutto ciò che è trascritto sull omologa l’unica cosa osservata sono i 300€ che mi passa per i figli. Vorrei dire che noi avevamo una casa con mutuo di 30 anni quindi di fatto nessuna proprietà, ero disoccupata e mi sono trovata un lavoro abbiamo venduto casa e pagavo un affitto di 600€ mensili con tanto di adeguamento istat i miei figli non perche io neghi nulla a lui sono sempre ed esclusivamente con me. Per pagare l’affitto di casa visto che ho uno stipendio di 900 euro al mese ho venduto tutti i miei ricordi d’oro,ma non m importa i miei figli hanno una casa che li accoglie e non grazie ai 300 euro di lui vedi Andrea non basta partarli al ristorante unatantum la vita ha un costo elevato casa, bollette, un rottame per auto che li accompagni quando fa freddo e quando piove, scuola e parlo di buoni pasto al quale lui non collabora e quotidianità. mi batto come un leone per non fargli mancare nulla ora sono al mare con i nonni io ho collaborato alle spese perche loro fossero al mare a passare un estate spensierata lui sono 10 giorni che nemmeno li chiama al telefono e si offende spesso perche la figlia non lo chiama senza curarsi che lui ha 40 anni e la figlia solo 13. Dolcis infundo è un anno che gli sto chiedendo di darmi l’autorizzazione a percepire gli assegni familiari, ma non c’è verso e per i miei figli sarebbe un diritto e tutto questo solo perche io stupidamente l’ho autorizzato visto che io non avevo un lavoro mi sembrava una meschinità non dargli l’opportunità di percepirli. Come vedete la meschinità e la cattiveria non hanno sesso, ma sono solo casi che variano da situazione a situazione non ci sono mamme cattive o papà cattivi, ma solo un mondo dove ogni occasione fa di te ciò che in realtà sei.. con molta amarezza…

  5. carla scrive:

    pardon il messaggio del ristorante e per Giancarlo non per Andrea perdonatemi

  6. Marzio scrive:

    Cosa vuol dire crescere un figlio? Soldi e solo soldi….. per esperienza personale: il genitore di fatto é quello che ha la fortuna di crescerlo, che puó averlo tutti i giorni per casa e che ha la reale possibilitá di educarlo; l’altro genitore, per quanto vuoi discuterne, diventa poco piú di un baby sitter. i soldi sono relativi, sta di fatto che crescerli in coppia o da soli sono sempre un sacrificio economico comunque, compensato comunque dalla soddisfazione di averli con se. l’altro ha una funzione meramente figurativa e non possiamo pretendere, solo per astio, che paghi con i soldi la sua assenza. bisogna obbligare entrambi ad adempiere alla loro attivitá genitoriale e gestire un bambino con 2 vite separate insieme, secondo la reale necessitá

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

1 × due =