TV digitale, tra lamentele e disagi arrecari ai consumatori. Pisani "Non è pensabile che lo switch off si trasformi in una truffa ai danni dei cittadini"

A seguito dell’introduzione del
digitale
terrestre non pochi sono stati i problemi ai danni del pubblico
televisivo. Riceviamo ogni giorno tantissime segnalazioni circa i reali
disagi che ha causato il passaggio dalla TV analogica a quella
digitale. I maggiori
problemi sono legati alla mancanza di ricezione o cattiva ricezione di
una vasta gamma di canali come quelli delle rete RAI, per cui pur
pagando regolarmente il canone, molti consumatori non ricevono il
servizio. In particolare, ci scrive una signora di
Calitri, in provincia
di Avellino, che spiega come pur continuando a pagare il canone Rai,
non riesce a vedere i canali trasmessi da questa rete. E non è l’unica
nel suo paese.  Altri
lettori ci parlano di difficoltà di sintonizzare e riordininare i
canali preferiti; difficoltà nella gestione di più telecomandi, uno per
la vecchia TV, l’altro per gestire il decoder. E ancora, ci è stato
segnalato come da molti vecchi televisori fuoriesce un rumore di fondo
davvero fastidioso che è legato al decoder stesso.  Non solo. 
Visualizziamo  vari
canali  nell’elenco, ma in realtà non sono che canali fasulli o che,
per qualche motivo, risultano non visibili:  risultano solo finestre
nere
e talvolta sono canali a pagamento… Insomma, più che vantaggi, sembra
che i consumatori avvertano maggiore disagio in questo cambiamento
radicale.  

“Tutto ciò comporta una maggiore spesa per il cittadino – dichiara l’avvocato Angelo Pisani, Presidente
Nazionale dell’associazione Noi Consumatori.it e candidato alla Regione con la lista della società civile Alleanza di centro –
, che non solo ha dovuto pagare a sue spese i decoders per quanti sono
i televisori in casa (se un decoder costa 30 euro e le TV in casa sono
tre, il costo del passaggio al digitale è costato 90 euro a famiglia!),
ma adesso si trova di fronte a disagi non previsti, di cui non era
stato informato. Se era stato previsto che i disagi
avrebbero interessato soltanto gli anziani che avrebbero avuto
difficoltà nell’installare il decoder, adesso ci rendiamo conto che il
problema riguarda tutti!”

E ancora, portiamo alla vostra attenzione un’altra segnalazione di un cittadino che è portavoce di un gruppo di consumatori che lamentano i disagi causati dal passaggio dalla Tv analogica alla digitale.

A tre mesi dal “famoso” switch off in
campania per il digitale terrestre che doveva rivoluzionare la tv nelle
case deli italiani, nel nostro comprensorio Montella, Cassano Irpino e
Bagnoli Irpino (oltre 10000 persone) la gente sta uscendo fuori di
testa dato che da dicembre 2009 in molte case la tv non riceve nessun
segnale oppure si vedono pochissimi canali e nemmeno cosi chiari.

Sono tre mesi che la Rai fa pubblicità di tanti e nuovi canali, da noi
si vedono solo i tre pricipali (chi li vede) però il canone vuole che
lo paghiamo. Le Pay-tv che fino a dicembre si vedevano ora sono
scomparse senza dare alcune spiegazioni, chiamando ai famosi call
center (Ministero delle Comunicazioni, Rai, Mediaset) nessuno sa dare
delle risposte, molti operatori hanno dato la colpa alle antenne
obsolete, impianti vecchi o che abitiamo in paesi sforutnati e non
arriverà mai.

Per le TV locali da poco sono arrivati due TV (IRPINIA TV e TAI) delle
altre TV della provicia di Avellino non si hanno risposte.

Con la speranza che voi possiate pubblicare un articolo e dare voce a delle persone a cui non viene data alcuna risposta.

Grazie.

"Non è pensabile - aggiunge l’avvocato Angelo Pisani, Presidente Nazionale dell’associazione Noi Consumatori.it - che lo switch off si trasformi in una truffa ai danni dei cittadini! Non erano previsti tutti questi disagi, tanto meno i costi. Pertanto - conclude l'Avvocato - lanciamo un appello alla Rai per far sì che il suo segnale venga raggiunto anche nei paesi, come quelli dell'Avellinese, che pur pagando il canone Rai, non godono del sevizio. E nel frattempo non ci resta che attendere  i prossimi risvolti per chiarire questa faccenda che non ha fatto altro che danneggiare i consumatori!".