Sciopero benzinai, record di adesioni: l’88% degli impianti resta chiuso. E intanto aumenta il gasolio

di NOI Consumatori · 9 novembre 2011

Nuovo record storico per il Diesel, nel giorno in cui i gestori di Fegica e Faib hanno proclamato il primo giorno di sciopero. Il prezzo medio nazionale del gasolio, secondo le rilevazioni odierne di Staffetta Quotidiana, è salito nei distributori Ip a 1,561 euro al litro, livello mai toccato.

Nel contempo lo sciopero dei benzinai ha registrato oggi, secondo Faib e Fegica, cifre record: l’88% degli impianti è rimasto chiuso. Dai primi dati che affluiscono alle sedi nazionali dei sindacati dei gestori, si legge in una nota del Coordinamento Nazionale Unitario, alle 10.30 di questa mattina, risulta infatti una adesione pari all’88%, con “punte ben superiori al 90% fatte registrare in alcune grandi città italiane (Milano, Roma, Bologna, Bari, Napoli, Palermo)”.

“In una situazione così drammatica e problematica per centinaia di cittadini arriva anche l’ennesima batosta con l’aumento del gasolio – ha commentato l’avv. Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Constatiamo con indignazione che si continuano a danneggiare i portafogli degli automobilisti che proprio in questi giorni sono costretti anche a subire forti disagi per la serrata dei benzinai.”.

“Ci chiediamo – ha continuato Pisani – il motivo di questo ennesimo ed ingiustificato aumento. Il gasolio infatti non dipende dal prezzo del mercato del petrolio tant’è vero che molti cittadini lo hanno scelto anche per risparmiare. Ma allo stato attuale il consumatore deve sborsare sempre di più e senza una motivazione valida e plausibile. Chiediamo al Garante per la sorveglianza dei prezzi ed a tutte le autorità competenti di bloccare questa ingiustificata corsa al rincaro!”