Rc auto, agenti assicurativi: le polizze di oggi sono trappole. Ania: tutto falso

ROMA (4
febbraio) – Districarsi nel dedalo di garanzie, esclusioni e rivalse
contenute in una polizza Rc auto è diventato impossibile: e, come se
non bastasse, negli anni sono aumentati i costi, ma diminuite le
coperture.

Una denuncia che, stavolta, non parte dalle associazioni
dei consumatori, ma dagli stessi agenti di assicurazione che hanno
presentato un circostanziato dossier realizzato da Sna, Uea e Unapass,
i sindacati di categoria.

«L’indagine su 72 compagnie assicurative presenti in Italia ha
evidenziato come manchi una vera trasparenza verso il consumatore e
rilevato alcune lacune nell’ambito delle condizioni generali che
destano stupore» ha detto Marco Temellini (Sna), presentando la
ricerca. Ad esempio, se un automobilista provoca un incidente, ma ha
dimenticato di rinnovare la patente, vi è il forte rischio di dover
risarcire di tasca propria i danni causati. «Serve uno standard minimo
di condizioni incluse nel contratto per valutare e comparare realmente
le offerte proposte dalle compagnie – propone il presidente nazionale
Sna, Giovanni Metti – e orientare i cittadini alla scelta. Non può
essere solo il costo della polizza l’elemento di confronto, perché non
esprime i reali contenuti e condizioni dell’assicurazione che si va a
sottoscrivere». I sindacati degli agenti denunciano «un ginepraio di
codicilli, spesso incomprensibili ai non addetti ai lavori, che innesca
esiti rovinosi per le famiglie e aziende coinvolte».

Ania: falso, oggi garanzie più ampie e costi minori. Respinge le
accuse Vittorio Verdone, direttore auto dell’Ania, l’associazione delle
imprese assicurative. «Garanzie ed esclusioni di rivalsa sono più ampie
di quelle previste dalla normativa – ha detto Verdone nel suo
intervento al convegno di Sna, Unie e Unapass – Anzi, le garanzie si
sono estese e non ridotte, come nel caso di sinistri in aree private.
La copertura è facoltativa, non dovuta, eppure viene prevista dalle
compagnie. Insomma, le condizioni sono migliorative e i prezzi negli
ultimi anni si sono ridotti. Ci vuole maggior chiarezza, pur con il
necessario tecnicismo». Verdone segnala anche «la forte incidenza dei
danni fisici nella media nazionale, pari al 22%, con picchi del 40% in
alcune zone problematiche».