L’Agenzia delle Entrate sbarca sui Social. Un passo avanti, ma serve ben altra attenzione ai cittadini
«L’Agenzia delle Entrate si fa social e sbarca su Facebook per entrare in sempre più stretto contatto con i cittadini. Per avviare il nuovo canale di comunicazione, l’Agenzia ha scelto di partire da un tema di stretta attualità: il canone tv nella bolletta elettrica. Grazie alla piattaforma Messenger i contribuenti potranno quindi dialogare con il Fisco in tempo reale e in maniera semplice, ottenendo, nell’arco di 24 ore, le riposte ai dubbi legati alla nuova modalità di pagamento del servizio Rai». La notizia è stata data poche ore fa direttamente dall’Agenzia ed è stata subito ripresa dall’Ansa.
«Da oggi – viene aggiunto nella nota – sarà quindi possibile aprire una conversazione privata con l’Agenzia attraverso l’applicazione Facebook Messenger e scrivere la propria domanda. La risposta arriverà entro 24 ore o, nei casi in cui il quesito richieda un approfondimento, entro 5 giorni dalla richiesta. Inizialmente l’assistenza sarà appunto dedicata al canone tv, per poi estendersi gradualmente ai dubbi fiscali più comuni. L’obiettivo è quello di “svecchiare” le procedure della Pubblica Amministrazione grazie alla tecnologia. I dialoghi saranno a prova di privacy. Sulla chat, l’Agenzia non richiederà infatti alcun dato personale, ma si limiterà a rispondere ai dubbi e ad aiutare i contribuenti ad adempiere correttamente agli obblighi fiscali». Ancora: «Con l’approdo su Facebook, l’Agenzia triplica la sua presenza nel mondo dei social media, dopo YouTube e Twitter. Con questo passaggio, però, sottolineano le Entrate, “l’account non diventa solo un modo per informare il cittadino sulle novità fiscali, ma un inedito canale a due direzioni con cui Fisco e contribuente possono interagire direttamente attraverso la tastiera del pc o lo schermo dello smartphone».
«Registriamo un piccolo passo avanti nel segno di quella attenzione ai cittadini che da sempre come noiconsumatori.it abbiamo chiesto a gran voce – commenta il presidente Angelo Pisani – ma non vorremmo che si trattasse di una trasparenza più che altro di facciata. Ricordo infatti – aggiunge – che ad incontrare le maggiori difficoltà nel rapporto con il fisco non sono i giovani della generazione 2.0, altamente informatizzati, bensì molto spesso anziani, pensionati, famiglie e piccoli artigiani che hanno poca dimestichezza anche con le carte, figuriamoci con internet. Ed è proprio a nome di questa vastissima categoria di persone, quella che ha maggiori difficoltà a vivere e a rapportarsi con la pubblica amministrazione – conclude l’avvocato Pisani – che chiediamo ancora una volta non tanto innovazioni web, ma piuttosto di non lasciare sole queste persone, di allentare la morsa fiscale, specialmente nei mesi estivi, e di stabilire un dialogo effettivo, che non li faccia sentire abbandonati dallo Stato».