Gioco: boom di baby-scommettitori, si buttano fino a 50 euro al mese. Pisani: ” Abbiamo proposto di usare la tessera del codice fiscale anche per slot machine e video poker”
Dopo alcol, droga e bullismo, c’é un altro ‘vizio’ che sta prendendo piede tra gli adolescenti: il gioco e le scommesse. Il professor Luca Bernardo, direttore del dipartimento di Pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milan ha stimato che “Il fenomeno dei baby-scommettitori è in crescita. Molti ragazzi tra i 12 e 17 anni giocano d’azzardo, spendendo circa 30-50 euro al mese in gratta e vinci, slot machine e poker online, ed eludendo quindi anche i divieti imposti ai minorenni. Il problema è che in alcuni casi finiscono per diventare giocatori accaniti e patologici. Il gioco diventa cioé una droga, per cui sono pronti a rubare soldi in casa o anche a compiere furti fuori dalle maura casalinghe”.
“Esattamente due settimane fa abbiamo rilevato il medesimo problema focalizzandolo in particolare sulla Campania – ha affermato l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Oggigiorno sempre più ragazzi minorenni, abbagliati dall’illusione di vincere al gioco e di fare soldi facili soprattutto con le slot machine ed i video poker, gettano tempo e denaro in bar e sale giochi e rinunciano a studio e hobby. Purtroppo siamo di fronte ad una nuova generazione di ‘tossicodipendenti’, di malati del gioco, che, già ad un’età giovanissima, iniziano ad entrare in un circuito deviante ed infernale”. Il presidente Pisani ribadisce la proposta di NoiConsumatori fatta alle istituzioni. “Dato che ormai i cartelli di divieto di gioco ai minorenni servono a ben poco perché troppo spesso gli stessi gestori di locali e bar, pur di far cassa, chiudono un occhio e non chiedono nemmeno il documento d’identità, è necessario rivoluzionare i controlli introducendo anche per slot machine e video poker l’uso della tessera del codice fiscale proprio come avviene da anni per i distributori automatici di sigarette“.