A NAPOLI NON TROVA PACE NEMMENO LA MORTE
La dolorosa ed incredibile vertenza che ha portato al blocco dei
cimiteri per la vertenza a tutela dei seppellitori ha fatto emergere
un’altra, ancor più sconcertante vicenda nella quale rischiano molto anche
tante persone oneste: quella delle centinaia di salme che potrebbero finire
nell’ossario comune perché Palazzo San Giacomo, applicando solo ora tutte le
norme emanate fin dal 2007, di fatto intende svuotare d’autorità i loculi
regolarmente acquistati dalle famiglie, in taluni casi beffate in un momento di
dolore, per poterli poi rivendere, facendo cassa.
La macabra scoperta del triste destino di tante famiglie napoletane, i
cui defunti sono a rischio sfratto dopo tanti anni di pace, è rimbalzata nel
corso delle recenti trattative con il comune per tutelare il futuro dei
lavoratori delle coop cimiteriali, escluse dal nuovo bando comunale di
affidamento gestione dei cimiteri ai privati.
«Sono seriamente allarmato –
dichiara l’avvocato Angelo Pisani – per quanto si legge nelle
lettere-diffida inviate dal direttore dei cimiteri agli acquirenti di
numerose di cappelle, cui si intima con le buone o con le cattive di sgomberare
i loculi. Tanto in rappresentanza dei cittadini della municipalità di Napoli
nord, quanto in veste di difensore della legalità, chiedo immediate spiegazioni
sulle reali intenzioni del Comune di Napoli, a tutela della dignità e del
rispetto dei vivi e dei morti, auspicando che le famiglie già danneggiate e
titolari delle cappelle in discussione possano almeno avere una corsia
preferenziale e protetta, anche in caso di riacquisto e ripagando per la
seconda volta la cappella, ma soprattutto la pace per i propri defunti.
Chiunque ha
ricevuto una lettera con queste intimazioni dal Comune, può contattare anche attraverso NOI CONSUMATORI il neo comitato “vittime del cimitero” per organizzare una linea di difesa e trovare con le autorità competenti
una tutela e una soluzione per i danneggiati in buona fede.