
Un «Grande Fratello edizione 11 sull’immondizia» si farà. L’idea del direttore del Corriere del Mezzogiorno Marco Demarco, affidata a un editoriale del 20 ottobre scorso, prende corpo e dovrebbe presto tradursi in fatti concreti. Ad accoglierla oggi la conferenza dei capigruppo in Consiglio regionale della Campania riunitasi dopo la seduta straordinaria della Commissione Ambiente con l’assessore regionale Romano ed i rappresentanti delle cinque province. È stato il presidente Paolo Romano a proporre di istituire in Consiglio regionale un tavolo tecnico di consultazione aperto al quale siederanno tutti i rappresentanti gestionali e territoriali. Insomma un tavolo aperto a tutti i soggetti interessati in modo da trovare soluzioni condivise e compatibili con le esigenze del territorio.
Ecco l’editoriale di Marco Demarco.
“Berlusconi ha risolto, affidandola alla Protezione civile di Bertolaso, l’emergenza del 2008, ma poi ha lasciato tutto nelle mani delle Province e dei Comuni, senza più preoccuparsene. La Provincia di Napoli dice che non ha avuto il tempo di organizzarsi e che non ha ricevuto i finanziamenti per «convincere» i Comuni ad accettare nei propri territori discariche e altri insediamenti scomodi. Il Comune di Napoli doveva organizzare la differenziata ma si assolve lamentando la sospensione dei fondi regionali. Ognuno ha un suo alibi, ma tutti hanno le loro responsabilità.
Nel frattempo a Terzigno esplode l’Intifada, a Napoli la sindaca alza bandiera bianca e il mondo intero ci guarda sconsolato. Noi napoletani, che paghiamo la Tarsu più alta d’Italia, che avviliamo il Paese con le nostre continue emergenze e che subiamo il danno più alto, quello di un’immagine definitivamente compromessa della nostra città, semplicemente non ne possiamo più. Questo continuo scaricabarile deve finire. Come uscirne? Entrando in una stanza.
La proposta è questa. Si mettano tutti intorno a un tavolo: Bertolaso, la ministra Prestigiacomo, la sindaca Iervolino, il presidente Cesaro, i suoi colleghi delle altre quattro Province campane, il governatore Caldoro e il sindaco De Luca che dovrà occuparsi del secondo inceneritore di Salerno; si mettano intorno a un tavolo e a porte chiuse, ma a microfoni e telecamere accese, discutano, litighino, si confrontino con le buone e con le cattive, e in caso di bisogno convochino anche i sindaci di tutte le comunità interessate. Facciano questo e escano da quell’incontro solo con una decisione condivisa. A questo punto, il pallino dovrà per forza di cose tornare a Berlusconi: provvederà lui a ufficializzare il patto e a renderlo esecutivo. Potrebbe essere un bell’esempio di democrazia dialogante e decidente insieme. La tecnica potrebbe essere la stessa del Grande Fratello, ma lo spirito e l’autorevolezza dovrebbero essere quelli dei grandi summit nazionali e internazionali. Lo chiameremo il Gf 11 sull’immondizia.”
L’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori commenta:
<< La proposta del Direttore Marco De Marco è assolutamente condivisibile, per la sua natura operativa oltre che simbolica.
E’ fondamentale che le Istituzioni nazionali, regionali, provinciali e comunali collegate all’indegna vicenda rifiuti, che sta massacrando Napoli non solo dal lato ambientale, ma anche quello legato all’immagine a livello mondiale, devono risolvere i nodi che determinano tale situazione.
Ritengo, inoltre, necessaria la presenza anche di un rappresentante dell’Associazionismo civico, a testimonianza del fatto che ormai i cittadini non danno più credibilità a chi li rappresenta e vogliono una presenza diretta nei momenti decisionali. Dobbiamo consentire un reale coinvolgimento dei cittadini, dal momento che sono gli unici a pagare le conseguenze di questo disastro!>>.