Polizia postale, in guerra contro il cybercrime

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Una risposta

  1. Emanuela scrive:

    "La nuova caccia alle streghe" Sono contenta che ci sia un apparato che si occupi di questi reati che possono a volte essere molto gravi tanto da punire con il carcere. Però mi trovo in contrasto con il modo di operare della polizia postale che deve chiudere e o togliere la possibilità di accedere a questi siti, che diventano di dominio pubblico, facendo rischiare a vi vi accede involontariamente sanzioni ingiuste! Lo stato deve eliminare il pericolo, che degli innocenti si trovino dentro a questi siti senza averne mai avuto la volonta (questa non la si può considerare negligenza), e che paghino delle conseguenze gravose non solo pecuniarie ma anche morali perchè lo stato non ha protetto i suoi cittadini!.

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